Il Silicio (Si) è stato scoperto nel 1810 da Berzelius.

Fu E. Werner ad aver dimostrato la presenza di Silicio organico nel tessuto degli esseri viventi.

È un elemento analogo al carbone ed è presente nella composizione di un grande numero di minerali (silicio, silicocarbonato, silicato, ecc.).

Inoltre, è l’elemento chimico maggiormente presente nella litosfera (25%) dopo l’ossigeno (46,60%); lo si riscontra nell’acqua in forme solubili.

È anche un elemento importante per alcune piante e legumi. Il grano preleva 150 Kg di Silicio ogni ettaro di terra.

Per quanto riguarda l’uomo, il Silicio è presente in tutte le cellule e assume un ruolo di protezione.

Si trova a livello dello scheletro, della pelle e degli annessi cutanei, dello smalto dentario, dell’aorta, del cristallino, del tessuto muscolare, del pancreas, della tiroide, del fegato, dei reni, del cuore, dei polmoni, della milza, del cervello, delle surrenali, del timo, delle pareti dei vasi e nel torrente sanguigno (= 5mg/L).

Il Silicio è dunque un elemento universale presente nel corpo umano, dove lo si trova libero o solubile nell’acqua oppure combinato con le proteine e con i grassi.

Si può dunque affermare che ogni patologia funzionale o carenza è legata in qualche misura ad una mancanza di Silicio.

IL CAPITALE SILICIO

L’essere umano possiede un vero e proprio “capitale Silicio”.

Vi sono in media da 5 a 7 g di Silicio organico nel corpo umano; ciò rappresenta una quantità più importante rispetto ad altri elementi essenziali per l’organismo (Ferro o Rame). Questo capitale diminuisce nel corso degli anni e, in base alla sua percentuale attiva, vi sono maggiori o minori possibilità di mantenersi in salute o di ammalarsi.

Il livello di Silicio è legato al grado d’invecchiamento naturale.

La sua presenza aiuta la fissazione del calcio, fornisce robustezza alle ossa, flessibilità ai muscoli e ai tendini. Partecipando alla sintesi dell’elastina e del collagene, rigenera la pelle, i capelli, le unghie e le pareti dei vasi.

Essendoci difficoltà d’immagazzinamento, occorre fornire un apporto giornaliero.

È importante sottolineare che la qualità o capacità dell’ assorbimento diminuisce con l’ età. Dunque, l’invecchiamento coinvolge più di un effetto, poiché la quantità di questi elementi diminuisce inesorabilmente; l’essere umano è incapace di trasformare il Silicio minerale ingerito in Silicio organico. Solo i micro-organismi e le piante (gli autotrofi) sono capaci di assimilare direttamente i minerali. L’animale e l’uomo, essendo eterotrofi, possono assorbire esclusivamente i minerali in precedenza metabolizzati dalle piante o trasformati dai micro-organismi. Gli apporti alimentari sotto forma di polvere di Silicio (piante) o di acidi di Silicio (acido salicilico) non sono una sorgente sufficiente, poiché la natura colloidale del Silicio li rende scarsamente bio-disponibili.